M2.05. Documentazione e analisi del processo di mentoring

2. Principi e metodi di valutazione e di controllo dei progressi del mentee

Un processo di mentoring correttamente pianificato ed eseguito presuppone un monitoraggio continuo, combinato con un feedback per il mentee. La valutazione dei progressi del mentee deve tenere conto dei principi di valutazione dell’istruzione degli adulti. Pertanto, se la motivazione degli adulti per l’apprendimento (ove il mentoring è una forma di apprendimento disponibile in varie fasi dello sviluppo professionale) è determinata da questi fattori:

  • successo (credere nella propria capacità di apprendere cose e competenze nuove)
  • volontà (co-determinazione di una forma e di un contenuto delle attività didattiche svolte)
  • valore (vantaggi derivanti dall’uso nella vita professionale e quotidiana)
  • piacere (soddisfazione)

la descrizione dei metodi di valutazione e di monitoraggio dei progressi compiuti dal mentee merita di essere effettuata con il metodo qui descritto.

 

Il successo è la combinazione del principio dell’individualizzazione e della compensazione.

Il principio di individualizzazione si riferisce agli stili di apprendimento preferiti, quindi la valutazione dovrebbe includere una risposta a questa domanda: “Nell’ambito del mentoring, come mentee mi vengono forniti metodi e strumenti di apprendimento adattati alle mie esigenze? È così anche per il metodo di comunicazione?”. Questo principio è più facile da rispettare nel mentoring individuale (soprattutto informale), in quanto ogni norma relativa al mentoring formale comporta una minore individualizzazione.

La compensazione – che è legata alle pari opportunità di istruzione – è significativa se nel processo di mentoring i mentee hanno età diverse, con esperienze di apprendimento diverse. La valutazione deve esaminare: se nel processo di mentoring si richiama l’attenzione sulle diverse esperienze formative dei partecipanti; se, in caso di una significativa diversificazione, sia possibile un apprendimento reciproco (elementi di mentoring laterale).

 

La volontà è la co-determinazione di una forma e di un contenuto delle attività didattiche svolte.

Per assunto, il mentoring è un processo in cui il mentee definisce gli obiettivi che vuole raggiungere. Il mentor lo accompagna nella scoperta creativa e nello sviluppo del suo potenziale.

Tra le domande che meritano di essere poste nell’ambito della valutazione dei progressi del mentee vi sono:

  • Il mentoring soddisfa le mie esigenze di istruzione?
  • Nel caso di un mentoring formale in cui l’organizzazione definisce gli obiettivi principali, i miei obiettivi individuali di sviluppo corrispondono ad essi?
  • Qual è la mia relazione con il mentor? È una relazione collaborativa che presuppone una cooperazione bilaterale? Gli obiettivi didattici corrispondono ai miei obiettivi oppure sono “calati dall’alto” dal mentor?

 

Valore, cioè vantaggi derivanti dall’uso nella vita professionale e quotidiana

In questo aspetto, le conoscenze professionali e pratiche e l’esperienza dei partecipanti al processo costituiscono il punto di partenza. Il mentoring può essere considerato come una formazione dove competenze già acquisite vengono trasferite da dipendenti esperti a discenti (relazione allenatore-atleta). Il mentee acquisisce competenze per un’operatività efficiente in un dato settore o disciplina.

Tra le domande che meritano di essere poste nell’ambito della valutazione dei progressi del mentee vi sono:

  • So applicare nel lavoro quotidiano le nuove competenze acquisite durante il mentoring? Quali?
  • La mia esperienza costituisce la base per una condivisione con gli altri?

 

Piacere (soddisfazione) - rispetto reciproco e principio di inclusione.

Nel mentoring, la fiducia e il rispetto per se stessi, così come l’elaborazione di obiettivi e attività che consentano di raggiungere gli obiettivi, sono fondamentali. La definizione di obiettivi realistici e la loro corretta suddivisione in traguardi minori garantiscono soddisfazione per i progressi compiuti nell’apprendimento (soddisfazione derivante dal conseguimento di piccoli successi). Il mentoring, soprattutto per i neoassunti, è anche una forma di socializzazione (che si fonda sul principio dell’inclusione), che permette di conoscere un gruppo e il team con cui si lavora. Questo principio può essere particolarmente utile nelle aziende internazionali, dove l’aspetto della conoscenza e della comprensione delle differenze culturali costituisce spesso un elemento di mentoring.

 Tra le domande che meritano di essere poste nell’ambito della valutazione dei progressi del mentee vi sono:

  • Il rapporto tra mentee e mentor è basato sul rispetto?
  • Realizzo piccoli successi lungo il processo di istruzione (svolgo attività che mi avvicinano al conseguimento degli obiettivi prefissati)?
  • Il processo di mentoring influisce su una migliore conoscenza dei colleghi e sull’integrazione del team?